Tari 2023, puoi non pagarla o ricevere un forte sconto: come fare

E’ possibile non pagare la tari, la cosiddetta tassa sui rifiuti? Per il 2023 c’è una novità importante: ecco come fare.

Tutti vorrebbero trovare un modo per non pagare le tasse, soprattutto quelle meno simpatiche come la tassa sui rifiuti, la cosiddetta Tari. Abbiamo una buona notizia per voi: per il 2023 il vostro sogno potrebbe diventare realtà. Ci sono casi in cui è possibile non pagare, o pagare meno.

Non pagare la Tari
Come non pagare la Tari del 2023 | Radio7.it

Tra le tante imposte che tutti paghiamo quotidianamente, c’è anche Tari, ovvero la tassa sui rifiuti. Questa può essere pagata in diversi momenti, a rate o in unica soluzione, e dipende dai metri quadrati della casa e dai membri che vi risiedono, ma c’è da fare una precisazione. La Tari dipende da tantissime variabili e proprio per questo motivo c’è un modo per non pagarla. Vediamo come fare per non dover versare questa imposto oppure, in alternativa, per avere una sostanziosa riduzione della tassa.

Tari 2023: quando è possibile non pagarla

A differenza di tutte le altre tasse fisse, la Tari dipende da diverse variabili e proprio queste vengono prese in considerazione nella fase del conteggio. Per questo motivo la tassa sui rifiuti può anche non essere pagata o semplicemente ridotta di molto. La Tari è una tassa che si paga al Comune di appartenenza e per questo dipende dalle regole e dalle variabili che vengono messe in atto per quella determinata realtà. Ogni comune quindi stabilisce le proprie tariffe in base ai costi reali della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti. Si rifà alla superficie della casa abitata e al numero di membri che la compongono. Per questo a volte non vengono presi in considerazione eventi importanti come il fatto che non si produca spazzatura ad esempio per un anno intero. Come fare in questi casi?

Non pagare Tari
Rimedi per non pagare la tassa (Ilovetrading.it)

Questi sono i casi in cui la tassa sui rifiuti è ridotta: nel caso di esecuzione del servizio di gestione dei rifiuti in grave violazione della disciplina di riferimento; se il servizio è interrotto per motivo sindacali o impedimenti che hanno creato un danno per ambiente e persone oppure se il servizio non viene svolto. Un altro caso è se il punto di raccolta dei rifiuti si trova lontano dalla zona. Ci sono comuni che prevedono una riduzione del 10% dellaTari anche nel caso di compostagli. Ci sono casi in cui, se il servizio di raccolta dei rifiuti svolto dal Comune non è sufficiente rispetto alla quantità di rifiuti prodotta dal contribuente, l’imposta può essere addirittura tagliata del 40%.

Sono invece completamente esenti dalla tassa dei rifiuti le occupazioni fatte da Stato, regioni, province e comuni o enti religiosi, dagli enti pubblici o che abbiano finalità si assistenza, sanità, previdenze, educazione, cultura e ricerca; non si paga la tassa sui rifiuti sulle tabelle delle fermate dei servizi pubblici se non c’è pubblicato. Non pagano l’imposta nemmeno chi si trova in occupazioni di aree cimiteriali. Insomma si tratta di casi molti specifici.

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