Si chiude un’epoca, anche simbolicamente, per banca Intesa San Paolo, colosso nazionale del credito. Via alla rottamazione di un prodotto storico.
Nell’era delle app, dei comandi vocali e dei bonifici online tutto (o quasi) ciò che viaggia su carta è destinato a scomparire. L’home banking la fa sempre più da padrone e tutte le banche prima o poi dovranno adeguarsi. Intesa Sanpaolo, colosso e potenza del settore, fa da apripista con una decisione che entrerà nei libri di storia dell’economia.
![intesa sanpaolo addio assegni](https://www.radio7.it/wp-content/uploads/2023/03/Il-logo-del-gruppo-Intesa-Sanpaolo-tra-i-piu-importanti-e-solidi-nel-nostro-Paese-2.3.23-AnsaFoto-Radio7.it_.jpg)
La Ca’ de Sass in questi giorni sta informando parte dei suoi correntisti di un rivoluzionario cambiamento in arrivo: dal prossimo 8 maggio 2023 un servizio che ha segnato un’epoca non sarà più disponibile. Vediamo tutti i dettagli in merito alla notizia.
La storica svolta di Intesa Sanpaolo
Banca Intesa Sanpaolo dice addio al libretto degli assegni, una forma di pagamento considerata ormai desueta e superata. Non a caso la maggior parte dei clienti dell’istituto non lo sceglie più. Nel 2022, tanto per rendere l’idea, i pagamenti con questo strumento sono stati inferiori all’1%. Insomma, il trend è chiaro, ed è la stessa Banca d’Italia a confermarlo. Nessun player del settore però aveva preso prima d’ora una decisione del genere.
![intesa sanpaolo addio assegni](https://www.radio7.it/wp-content/uploads/2023/03/Una-signora-prepara-un-assegno-di-Banca-Intesa-immagine-darchivio-2.3.23-AnsaFoto-Radio7.it_.jpg)
Così, molti clienti di Intesa Sanpaolo proprio in queste ore stanno ricevendo il seguente messaggio: “Dall’8 maggio non potrai più utilizzare il tuo blocchetto degli assegni” e la comunicazione prosegue informando “che a partire dalla stessa data, potrai effettuare online bonifici istantanei senza alcuna commissione aggiuntiva, allo stesso costo del bonifico in Italia”.
Per il momento i clienti coinvolti nella novità sono solo qualche migliaio, ma via via altri correntisti saranno interessati dal cambiamento. “Molti clienti non usano praticamente più gli assegni cartacei – fanno sapere da Intesa Sanpaolo, a giustificare tale scelta –. Abbiamo offerto loro una modalità alternativa di pagamento, digitale, quindi più immediata e ovviamente a parità di condizioni economiche”.
Come accennato, anche i dati in possesso della Banca d’Italia confermano la lenta morte degli assegni. Nel settembre 2022, secondo quanto si legge nel report “Sistema dei Pagamenti”, il numero di operazioni effettuato a mezzo assegni si è attestato sotto l’1% del totale dei pagamenti con strumenti alternativi al contante. Una percentuale che negli ultimi anni ha visto un calo costante, se pensiamo che nel 2013 il livello era intorno al 5%. E prima o poi si arriverà all’azzeramento generale. È la digitalizzazione, bellezza.