Gli uomini corrono più veloci delle donne? La risposta della scienza e la spiegazione

Chi è più veloce e scattante tra uomini e donne? Un nuovo studio scientifico fa chiarezza al riguardo.

Il confronto tra uomini e donne si gioca anche in corsa. Correre è stato, in un particolare momento dell’evoluzione della nostra specie, la risposta numero uno al rischio di estinzione. L’uomo è sopravvissuto al proprio mutamento proprio perché si è scoperto molto resistente e performante nella corsa.

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Le donne sono avvantaggiate in fase di accelerazione, ma penalizzate in termini di potenza – Radio7.it

Poter correre velocemente e per lunghe distanze, con grande capacità di resistenza e tenuta fisica, non era una prerogativa esclusiva dei soggetti apparentemente più “dotati”, ma di ogni elemento della tribù! Oltre agli uomini nel pieno del vigore, correvano dalla mattina alla sera e in lungo e in largo, per cacciare e non solo, anche donne giovani e meno giovani, anziani e bambini. Insomma, la corsa fa parte del dna dell’essere umano, senza distinzioni di sesso. E oggi, cos’è cambiato?

Il primato nella corsa tra uomini e donne

I dati dicono che gli uomini restano capaci di correre più velocemente rispetto alle donne. Ma la differenza si assottiglia nei tragitti più brevi: le donne sono mediamente più lente nei 400 metri (-11%), ma su una distanza di 60 metri il divario è di appena 8,6 punti percentuali. È quanto si apprende dal Locomotor Performance Lab della Southern Methodist University degli Stati Uniti, che ha messo a confronto le prestazioni di uomini e donne in 16 anni di competizioni atletiche internazionali, come le Olimpiadi e i Campionati del Mondo.

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Anche se di poco, gli uomini restano capaci di correre più velocemente rispetto alle donne – Radio7.it

Per capire come il divario tra i sessi sulle piste da corsa aumenti nel tempo, i ricercatori hanno preso in considerazione percorsi di 100 metri, suddividendoli in 10 segmenti. Nel primo tratto tra uomini e donne si registra uno scarto minimo, pari al 5,6%, mentre nel decimo la forbice si allarga fin quasi a raddoppiare, al 14,2%. In altre parole, le donne hanno un’ottima spinta, ma sono meno capaci di mantenerla metro dopo metro. E il motivo è tutto biologico/evolutivo.

Il punto è che le donne hanno gambe più corte rispetto agli uomini e, di conseguenza, le loro falcate sono meno ampie. Ciò significa che sono avvantaggiate in fase di accelerazione, nel senso che possono compiere più passi per unità di tempo, e avendo un corpo più piccolo possono contare su una maggiore forza muscolare in rapporto alla massa. Ma il primato della potenza fisica resta – almeno per ora – in mano all’altro sesso.

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