Gli esperti suggeriscono che a livello generale la cronodieta può portare molti benefici per la salute, con qualche eccezione. Ma in cosa consiste la cronodieta?
Se non ne avete mai sentito parlare, sappiate che non è affatto una recente scoperta, anzi. Per risalire al primo concetto di cronodieta, infatti, bisogna andare indietro addirittura fino ai primi anni ’90, e con il passare del tempo si è poi evoluto fino ad arrivare alla “versione” odierna. Iniziamo innanzitutto dal rispondere a questa domanda: cos’è la cronodieta?
La cronodieta è una strategia alimentare costruita sul nostro orologio biologico, basato sulle variazioni ormonali che subiamo nel corso della giornata, e consiste nell’assunzione di specifici alimenti in determinati orari. Vi siete incuriositi? Allora scopriamo nel dettaglio di cosa si tratta e come attuarla.
I risultati incredibili della cronodieta
Molti esperti stanno ancora studiando come queste variazioni ormonali condizionino l’assorbimento dei nutrienti che fanno parte dei nostri pasti quotidiani. Esistono infatti ormoni come il cortisolo, che favoriscono l’accumulo di adipe e stimolano la perdita di massa muscolare, e altri come l’ormone della crescita che agiscono esattamente al contrario. In poche parole, con l’alimentazione si possono influenzare questi ormoni per raggiungere i propri obiettivi di peso più rapidamente.
La cronodieta, essendo una dieta dissociata, impone la separazione di carboidrati e proteine: se in un pasto consumiamo carboidrati, non possiamo assumere anche proteine e viceversa. La dieta infatti prevede il consumo di carboidrati limitato alla prima parte della giornata, ossia colazione e pranzo. Ciò è legato al fatto che nella mattinata l’azione liposintetica dell’insulina viene contrastata dagli ormoni corticosteroidei, come il cortisolo. Inoltre, le attività svolte durante il corso della giornata utilizzano l’energia introdotta nella sua prima parte.
La cena sarà quindi composta, coerentemente, da proteine come ad esempio carne, uova, formaggi o pesce, poiché nelle ore serali il profilo ormonale favorisce l’utilizzo di grassi come fonte di energia e la costruzione di massa muscolare durante il corso della notte. Il pasto serale, inoltre, dovrà essere consumato almeno due o tre ore prima di andare a letto.
Ovviamente, essendo una dieta dissociata piuttosto drastica, non è attuabile da tutti. Questo tipo di alimentazione è infatti assolutamente sconsigliato per soggetti che soffrono di iperglicemia, ipertrigliceridemia o diabete, a causa dei pasti ad elevato contenuto gluicidico previsti nella prima parte della giornata. Se non rientrate in questa categoria sensibile, i risultati della cronodieta vi sorprenderanno. Provare per credere.