Le IA riusciranno a renderci più ricchi? Sembrerebbe di sì, e non è uno scherzo: vediamo cosa ce lo fa credere.
Lo sviluppo delle intelligenze artificiali non solo ha portato alla nascita di alcuni ed incredibili chatbot, come Replika o ChatGPT ad esempio, ma anche all’evoluzione del mondo del lavoro per come lo conosciamo. Diversamente dal passato ora la maggior parte delle attività che conosciamo, come per magia, stanno per cambiare del tutto: la loro crescita è praticamente imminente.
E quando diciamo crescita non intendiamo una sorta di progressione graduale, bensì un cambiamento totale che porterebbe le persone a fare a meno di alcuni lavori, dando modo alle IA di svolgerli. Gli impieghi più pericolosi o quelli più superficiali potrebbero diventare dei principali punti di riferimento per questi algoritmi intelligenti, che grazie agli ordini programmati dagli esperti dell’informatica non avrebbero problemi a portare a termine un compito specifico.
Posti di lavoro e stipendi aumentati, guadagneremo di più ora: il merito è delle IA
Ma se parlassimo di evoluzione del mondo del lavoro dovuto alle IA, che cosa vorremmo dire? Si parla di un aumento di posti di lavoro e di un innalzamento del PIL globale, che a quanto pare consentirebbe a tutti quanti noi non solo di guadagnare molto di più, ma anche di avere una maggiore scelta dal punto della vista della selezione delle professioni. Che tipo di discorso stiamo per aprire, e chi avrebbe già avviato un progetto di tale portata in così poco tempo?
Goldman Sachs, una delle banche d’affari più popolari che ci siano, ha appena lanciato il progetto The Potentially Large Effects of Artificial Intelligence on Economic Growth, il quale aiuterà il mercato del lavoro ad evolversi per permettere ad ognuno di noi di guadagnare di più. Si prevede un incremento del PIL globale di almeno un 8%, il che è tantissimo se pensiamo che sia esteso a tutte le nazioni del mondo e non ad un solo Paese.
Le dichiarazioni del report non sono poche e ne potremmo parlare per ore, ma al momento rimane soltanto un’iniziativa avviata di recente e che in fase di completamento. Ciò che sappiamo, però, è davvero sorprendente: “L’intelligenza artificiale generativa potrebbe esporre all’automazione l’equivalente di 300 milioni di posti di lavoro a tempo pieno, e circa due terzi dei lavori attuali sono esposti a un certo grado di automazione dell’IA che potrebbe sostituire fino a un quarto dei lavori attuali“.