Sogni una vacanza da urlo ma non vuoi spendere una fortuna? Stai tranquillo puoi scaricare le tasse, così salvi la villeggiatura!
Si avvicina la bella stagione e con essa la mente inizia a vagare in circa della vacanza perfetta. Se per quest’estate 2023 desideri trascorrere del tempo in compagnia della tua famiglia in un posto paradisiaco ma hai paura di spendere una fortuna, continua a leggere le indicazioni che ti forniremo potrebbero proprio salvarti le ferie!
Con l’avvento della pandemia da Covid, il mondo si è fermato con l’inevitabile conseguenza di una crisi economica finanziaria, ormai inarrestabile. I lavoratori sono allo stremo delle forze, gran parte delle famiglie italiane infatti arrancano per arrivare alla fine del mese, specie quelle con figli a carico.
Per questo, il Governo ha cercato di sostenere i cittadini attraverso la concessione di bonus rivolti soprattutto alle fasce medie. Come accennato, l’economia ha subito una forte battuta d’arresto ed i cittadini hanno preferito risparmiare, tagliando quelle che sono state considerate come spese superflue, comprese le vacanze estive.
Gli albergatori, i commercianti siti nelle località marittime hanno subito un grave contraccolpo finanziario per questo, per incentivare il turismo e dunque rimettere in moto l’economia il Governo ha pensato anche quest’anno al bonus vacanze. Ma al di là di quest’ultimo vi è anche un’altra forma di aiuto che è stato pensats ed è rivolta a specifiche categorie di professionisti.
Non tutti sono infatti a conoscenza del regime vacanze 2023 destinato a determinate categorie di lavoratori. Verifica se anche tu puoi beneficiarne. Sai di cosa si tratta?
Sei un autonomo? Per te c’è il tax planning
Il tax planning può essere da ausilio ai lavoratori autonomi per ottenere tra le altre cose, una tassazione più bassa. Tra le spese che un lavoratore autonomo, titolare di partita IVA può scaricare nella dichiarazione relativa l’anno 2022, vi sono anche quelle per le “vacanze”.
Tra le spese che possono essere detratte ci sono quelle per le trasferte e per i viaggi, ma c’è un però. Per beneficiarne deve essere rispettato il principio di inerenza. Sta a significare che possono essere detratte solo le spese inerenti alle attività, svolte dal lavoratore autonomo.
Quindi ad esempio, il titolare di partita IVA potrà dedurre le sole spese che ha affrontato per la trasferta fuori città, nel caso in cui abbia partecipato ad esempio, ad un convegno o ad un corso di formazione e così via. Si tratta dunque di un’agevolazione che è rivolta solo a determinate categorie e solo in specifiche condizioni. Ne eri a conoscenza?