Supplemento di pensione, quando e come devi farlo: tutte le ultime novità

Chi va in pensione ma continua a lavorare può integrare i contributi versati successivamente alla data di decorrenza della pensione stessa. Ecco le istruzioni.  

Sono moltissimi i cittadini che pur essendo andati in pensione continuano a lavorare, e dunque a versare i contributi. Contributi che naturalmente non vanno persi, ma a determinate condizioni garantiscono un aumento della pensione. In questi casi si parla di “supplemento di pensione”. Vediamo come funziona.

supplemento pensione cos'è come si ottiene
Moltissimi pensionati continuano a svolgere un’attività lavorativa versando i relativi contributi – Pixabay (Radio7.it)

Il supplemento di pensione si può ottenere solo dietro apposita domanda, e nei tempi e modi previsti dalle norme vigenti. Si tratta di una prestazione Inps che spetta ai titolari di pensione principale, di pensione supplementare o di assegno ordinario di invalidità.

Il supplemento di pensione dalla A alla Z

I beneficiari del supplemento di pensione devono essere iscritti all’Assicurazione Generale Obbligatoria (AGO) dei lavoratori dipendenti o autonomi, dopo la decorrenza della pensione nella stessa assicurazione (Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti – FPLD – e/o nelle gestioni speciali dei lavoratori autonomi). In caso di pensione liquidata nel FPLD, il supplemento può essere richiesto anche per l’eventuale contribuzione versata in una o più gestioni speciali dei lavoratori autonomi anteriormente alla decorrenza della pensione. In alternativa il supplemento presuppone l’iscrizione alla Gestione Separata e alla Gestione dei lavoratori spettacolo e sport (ex ENPALS), dopo la decorrenza della pensione nella stessa assicurazione o nel FPLD.

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Per verificare come e quando effettuare la richiesta è possibile rivolgersi all’Inps o a un patronato – Pixabay (Radio7.it)

La domanda per il supplemento di pensione può essere effettuata la prima volta dopo 5 anni dalla data del pensionamento e in seguito sempre ogni 5 anni dall’ultimo. Ogni volta il supplemento va a sommarsi alla pensione già in essere, determinandone un aumento.

Inoltre, il supplemento può anche essere richiesto, ma una volta soltanto, due anni dopo la data di decorrenza della pensione o l’ultimo supplemento, a condizione che sia stata raggiunta l’età pensionabile (67 anni nel 2023) prevista dalla gestione presso cui si chiede il supplemento stesso.

La decorrenza della prestazione è fissata a partire dal primo giorno del mese successivo alla data di presentazione della domanda. Non è previsto il calcolo degli arretrati anche se il diritto era stato maturato prima dell’invio della domanda.

Per quanto riguarda la determinazione dell’importo del supplemento, si seguono i criteri generali delle pensioni. Per gli importi successivi al 31/12/1995 si utilizza il sistema retributivo se il titolare ha già maturato 18 anni di contributi a quella data. I contributi versati a partire dal 01/01/2012 saranno invece conteggiati con il sistema contributivo.

Per verificare come e quando effettuare la richiesta è possibile rivolgersi all’Inps o a un patronato che possa fornire tutte le informazioni necessarie e un’adeguata assistenza per l’invio telematico della domanda di supplemento.

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