Perché in primavera dormiamo meno e peggio: come risolvere il problema

L’insonnia di primavera può quasi essere considerato un  malanno di stagione: ecco quali sono le cause e come possiamo gestirle.

Come ci ha insegnato la saggezza popolare il cambio di stagione è un momento di transizione in cui non è soltanto la natura a subire un profondo mutamento, ma anche il nostro bioritmo e, inevitabilmente, la qualità del nostro sonno.

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Quali sono le cause dell’insonnia di primavera? – Radio 7

Il motivo per cui il sonno peggiora sensibilmente in primavera è che si verificano una serie di eventi che portano una significativa variazione ormonale all’interno del nostro organismo. Il sonno e la veglia sono infatti regolati da un ormone chiamato melatonina e che viene prodotto dal nostro organismo durante le ore di buio. Questo ormone, dagli effetti profondamente rilassanti, è in grado di conciliare il sonno e migliorare sensibilmente la qualità del riposo.

Ovviamente al diminuire delle ore di buio diminuisce anche la produzione di melatonina e la conseguenza diretta di ciò è una maggiore difficoltà a prendere sonno. Oltre a questo all’inizio della primavera si manifestano i primi sintomi allergici: facciamo fatica a respirare, gli occhi lacrimano in continuazione e, in queste condizioni, ci svegliamo più volte nel corso della notte, interrompendo il riposo.

La conseguenza della mancanza di riposo è un peggioramento delle funzioni cognitive, in particolare di quelle che coinvolgono l’attenzione e la reattività. Significa in pratica che ci sentiamo più stanchi e meno attenti.

Cosa possiamo fare contro l’insonnia di primavera?

La prima cosa da fare per dormire meglio all’inizio della primavera è consumare cene molto leggere, che non rallentino la digestione e ci facciano sentire appesantiti. In secondo luogo l’ideale sarà dormire in camere perfettamente buie e abbassare l’illuminazione della casa nelle ore precedenti alla messa a letto.

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Le buone abitudini per dormire bene (anche in Primavera) – Radio 7

In un ambiente meno illuminato, quindi con un comfort luminoso maggiore, la mente e il corpo cominceranno a rilassarsi e a produrre melatonina. È anche possibile conciliare il sonno con un infuso di camomilla che contenga melatonina: si tratta di un rimedio che si trova comunemente in commercio e si acquista al supermercato.

Un’altra buona abitudine consiste nel fare attività fisica al mattino o al massimo nel pomeriggio, evitando di dedicarsi ad attività troppo “adrenaliniche” in serata: la dopamina prodotta dall’attività fisica ha un effetto eccitante e ci impedirà di riposare bene. Molto meglio un massaggio rilassante o un po’ di “attività” sotto le lenzuola!

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