Le donne dell’antichità evitavano di rimanere incinte con questi metodi sbalorditivi: “Incredibile”

La contraccezione è sempre stata un aspetto fondamentale della sessualità, fin dall’antichità. Ecco come facevano le donne in passato per evitare gravidanze indesiderate.

Oggi le donne possono contrare su un panorama vasto di metodi utilizzabili per prevenire gravidanze indesiderate: dalla pillola al cerotto, dall’anello alla spirale, fino ai contraccettivi iniettabili. Rispetto al passato, inoltre, la sessualità è diventata un tema sempre più discusso e la sensibilizzazione intorno all’argomento è cresciuta di molto. Ciò non toglie il fatto che la contraccezione è sempre stata un aspetto fondamentale delle nostre vite, fin dall’antichità.

I metodi contraccettivi dell'antichità
Le donne nell’antichità evitavano di rimanere incinte con questi metodi sbalorditivi – radio7.it

L’idea che in passato il rapporto sessuale venisse considerato esclusivamente come volto alla procreazione, e non al piacere, non è totalmente corretta. Anche in antichità, per uomini e donne, la soddisfazione sessuale aveva un peso decisivo. Per questo motivo la contraccezione è sempre esistita. L’evidenza storica lo dimostra: già ai tempi degli Egizi e degli antichi Greci si parlava di metodi contraccettivi.

Anche se si è dovuto aspettare fino al XX secolo per avere i primi preservativi e fino al 1916 per l’apertura della prima clinica per il controllo delle nascite, migliaia di anni fa le persone si affidavano a diverse strategie per non rimanere incinte. Limone, olio di oliva e miele mescolato all’acacia sono solamente degli esempi. Di seguito vedremo alcuni dei metodi più popolari e più originali utilizzati per prevenire il concepimento.

I metodi contraccettivi degli antichi

Iniziamo proprio con il limone. A quanto pare, l’acido citrico che si trova al suo interno possiede proprietà spermicide. In passato le donne lo utilizzavano per evitare le gravidanze indesiderate: prendevano una spugna o un pezzo di cotone e li imbevevano nel succo di limone per poi inserirli nella vagina così da “sprigionare” il suo effetto contraccettivo.

Per quanto riguarda l’olio di oliva, nell’antica Grecia le donne lo mescolavano con olio di cedro nell’intento di rallentare il movimento degli spermatozoi, così da ridurre il rischio di rimanere incinte subito dopo il rapporto sessuale e avere il tempo di fare un bagno e lavare via tutto. Un metodo non particolarmente efficace. Passando al miele e l’acacia, questo era uno dei metodi più popolari tra gli antichi Egizi. Come con il succo di limone, le donne immergevano il cotone nella miscela spermicida.

Un altro contraccettivo naturale era la carota selvaggia. Si tratta di uno dei metodi più utilizzati in assoluto, dalle origini antiche ma in voga ancora oggi. Ippocrate, circa 2000 anni fa, lo ha definito come un ottimo contraccettivo orale oltre che adatto all’aborto. I semi di carota selvaggia vengono mangiati come una sorta di pillola del giorno dopo.

Stero di coccodrillo e metalli, le strategie contraccettive più “originali”

Passando ad un metodo più particolare, se così vogliamo chiamarlo, non possiamo tralasciare lo sterco di coccodrillo, un altro metodo utilizzato dagli antichi Egizi, che lo univano ad altri ingredienti. Il risultato era una specie di ammasso che veniva direttamente inserito nella vagina. Insomma, non il massimo dell’igiene. Lo sterco veniva usato anche in India: in questo caso, si trattava di feci di elefante.

I metodi contraccettivi dell'antichità
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Infine, un metodo al quale hanno fatto ricorso diverse civiltà in antichità sono stati i metalli. Mercurio, arsenico e piombo erano tra i più diffusi come contraccettivi. L’usanza era comune tra i Cinesi, i Greci, gli antichi Egizi e gli Assiri, i quali ingurgitavano una miscela di questi ingredienti. I metalli, che in realtà sono velenosi per l’organismo, finivano solamente col provocare gravi danni colpendo in particolare l’area cerebrale, i reni e i polmoni.

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