Non ci crederai ma l’oggetto più Non ci crederai ma l’oggetto più sporco della casa non è in bagno!

Per quanto possiamo pulire e igienizzare compulsivamente tutte le superfici, ci sarà sempre qualcosa che ci sfugge: ecco l’oggetto più sporco

Siamo sempre più attenti all’igiene dei luoghi in cui viviamo e, soprattutto dopo la pandemia di Covid-19, abbiamo interiorizzato delle regole che non possono fare che bene alla nostra salute. In casa, però, resta un oggetto davvero sporchissimo, sottovalutato da tutti: ecco di cosa si tratta.

Ecco l'oggetto più sporco della casa
L’oggetto più sporco della casa non è in bagno: ecco qual è (radio7.it)

Se stai pensando al bagno, ti sbagli di grosso! Questa stanza della casa, proprio perché molto predisposta a una sporcizia maggiore, viene pulita e curata più frequentemente ed è difficile che si creino situazioni così. L’oggetto in questione, infatti, è in cucina e viene usato tutti i giorni senza alcuna paura: ecco di cosa si tratta.

L’oggetto più sporco della casa è la spugna dei piatti

Ebbene sì: la spugna gialla con cui lavi quotidianamente piatti, padelle, bicchieri e stoviglie è la cosa più sporca che tu possa conservare in casa tua. Sia quelle tradizionali che quelle più particolari, come le pagliette o le pagliette saponate, hanno questa stessa problematica: la loro funzione le porta ad inglobare una serie infinita di batteri, muffe e funghi.

Ecco l'oggetto più sporco della casa
L’oggetto più sporco della casa non è in bagno: ecco qual è (radio7.it)

Ad effettuare uno studio specifico è stato un team di ricercatori tedeschi, il quale ha sequenziato il DNA microbico di quattordici spugne per i piatti. Gli studiosi hanno poi censito tutto ciò che hanno trovato: tra i batteri, anche il Moraxella osloensis, responsabile di infezioni che possono essere pericolose nei soggetti immunodepressi. Analizzate al microscopio, le spugne hanno rivelato che in ogni centimetro cubo può esserci una popolazione batterica di 5.4*10 alla decima esemplari: per fare due conti, si tratta di ben 7 volte il numero degli abitanti della Terra.

Per arginare quindi i potenziali rischi per la salute derivanti dall’uso delle spugne da cucina, si suggerisce di cambiarle una volta a settimana. Igienizzarle non serve a niente e, anzi, quelle bollite regolarmente sono risultate più ricche di patogeni rispetto alle altre: questo accade poiché i batteri dannosi sono resistenti e colonizzano di nuovo gli ambienti da cui son stati sfrattati. Solo buttando quella usata e aprendone una nuova ogni settimana ci si assicura, quindi, di non correre grossi rischi: in questo modo, ogni 7 giorni si avrà in mano una spugna pulita.

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