Rivoluzione pensioni: ora bastano 14 anni di contributi, Meloni e INPS confermano

14 anni di contributi per andare in pensione, si può fare ma con delle limitazioni: ecco cosa dice il Governo in merito 

Se ci si rifà alla Legge Fornero è impossibile pensare di andare in pensione con 14 anni di contributi, ma per comprendere meglio la situazione potrebbe essere utile iniziare direttamente con un esempio. Prendiamo un lavoratore di 53 anni con 14 anni di contributi versati fino al 2022.

Pensione
Pensione – radio7.it

In questo caso, appellandoci alla Legge Fornero, c’è da sottolineare che bisognerebbe aspettare altri 14 anni e versare almeno altri 6 anni di contributi per arrivare alla pensione. In realtà questo dipende se siano stati o meno versati i contributi prima dell’anno 1996, anno dell’avvio del modello contributivo perché si dovrebbe essere in regime contributivo puro. Ma vediamo nel dettaglio cosa significa.

Andare in pensione con soli 14 anni di contributi? Si può, ma con delle limitazioni.

Come dicevamo, nel caso si fosse in regime contributivo puro, ovvero dopo il 1996, può andare in pensione con meno di 20 anni di contributi. Per quanto riguarda l’età, però, dovrà aspettare di più. Al 71 esimo compleanno, potrà far richiesta, almeno questo è l’adeguamento dell’età all’aspettativa di vita secondo dati ISTAT al 2023. Se invece sono stati versati contributi prima del 1996, allora in quel caso il pensionato si troverebbe in regime misto, retributivo e contributivo, e non potrà rientrare nel beneficio di questa uscita agevolata.

Pensioni 14 anni di contributi
Pensioni 14 anni di contributi – radio7.it

Davanti a questo scenario le possibilità sono due. La prima è quella di scegliere di andare in pensione usufruendo di Quote/Opzioni, ovvero:

  • Quota 103,

  • Opzione Donna,

  • Ape Sociale,

  • Rendita Integrativa Temporanea Anticipata,

  • Pensione Anticipata,

  • Uscita agevolata secondo Legge 104.

Altrimenti tocca aspettare fino al raggiungimento dei requisiti previsti. Anche perché uscire con 15 anni di contributi, ovviamente, non garantisce un assegno sostanzioso.

Quanto ammonta la pensione di vecchiaia con 14 anni di contributi

Con l’introduzione del modello contributivo, chi versa più contributi ottiene una pensione più sostanziosa, e viceversa chi meno riceve a malapena la minima, tra i pro e i contro, rimane il fatto che da questo punto di vista andare in pensione con soli 14 anni contributivi non è poi un’idea furba considerando che la pensione sarà comunque minima.

Nel nostro caso, andare in pensione con 14 anni di contributi significa ritrovarsi con una pensione annua pari al 25-35% del proprio stipendio annuo, calcolato in Retribuzione Annua Lorda. Si parlerebbe di ritrovarsi l’anno prima con uno stipendio di 20.000 euro lordi, e l’anno dopo con una pensione tra i 5.000 e i 8.500 euro lordi annui.

Si rientrerebbe infatti sotto l’opzione della pensione minima, quella prevista per chi ha versato meno di 20 anni di contributi. In tal caso, si potrà avere un trattamento minimo intorno ai 571 euro, secondo le ultime disposizioni date dal Governo Meloni attraverso la nuova Legge di bilancio 2023, con l’aumento percentuale della pensione minima.

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