Stanchezza mattutina, potrebbe essere colpa di queste abitudini: eliminale subito

È capitato certamente a molti, magari anche per un periodo piuttosto prolungato, di avvertire stanchezza mattutina. Se si dorme regolarmente non si dovrebbe sottovalutare il problema.

Avere orari regolari è indispensabile se si vuole cercare di tenere a bada il livello di stress che può nascere quando questo non avviene. Nonostante le buone intenzioni, non sempre questo è possibile, specialmente se si hanno scadenze lavorative importanti che devono essere rispettate.

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Donna stanca appena sveglia – Radio7

Se invece il ritmo giornaliero non è cambiato e si avverte una sensazione di stanchezza mattutina è importante provare a analizzare quale può essere la causa. Pensare che si tratti di un problema grave sarebbe sbagliato, ma è altrettanto importante non sottovalutare la situazione e cercare di porvi rimedio, magari attraverso il supporto di un medico.

Stanchezza mattutina: una situazione più frequente di quanto pensi

Molti di noi si trovano a vivere una quotidianità davvero stressante, soprattutto se ci si deve dividere tra doveri familiari e si ha un ruolo lavorativo prestigioso. Arrivare sfiniti a sera può quindi essere particolarmente naturale, soprattutto se non sempre si riesce ad andare a dormire presto.

Se invece il ritmo del sonno risulta più o meno regolare e si avverte stanchezza mattutina, questa situazione non dovrebbe mai essere ritenuta del tutto normale. L’unica eccezione può essere data in fase di cambio di stagione, soprattutto quando si avvicina la primavera.

Prima di spaventarsi si dovrebbe quindi guardare dentro di sé e capire se le abitudini rispetto al passato siano cambiate. Se la risposta è negativa, forse potrebbe esserci davvero qualcosa che non va, che può meritare la necessità di rivolgersi a uno specialista.

Non sottovalutare il problema

La prima domanda che ci si deve porre se si riscontra ormai troppo spesso stanchezza mattutina riguarda la qualità e la quantità del sonno. Se si dorme poco e male, inevitabilmente, è più che naturale avere poche forze non appena ci si alza dal letto. Anzi, è proprio nei periodi più stressanti, in cui sono tante le responsabilità da gestire, che si dovrebbe fare in modo di dormire almeno 7-8 ore a notte.

È inoltre altrettanto importante escludere se si soffre di qualche patologia che può condizionare il riposo. È il caso, ad esempio, della sindrome delle gambe senza riposo (rls o restless legs syndrome): chi ce l’ha riscontra spesso formicolio alle gambe nel corso delle ore notturne, che lo spingono ad alzarsi ripetutamente e a camminare. Non si dovrebbero inoltre trascurare eventuali episodi di apnee notturne, problemi alla tiroide, disturbi dell’umore e depressione. chi ha troppi pensieri difficilmente tocca il cuscino e si addormenta in tempi rapidi.

Un ruolo determinante può inoltre svolgerlo il tipo di alimentazione. Ci sono infatti dei cibi che se assunti nelle ore serali possono essere un impedimento a prendere sonno. Sono quindi da escludere formaggi grassi (gorgonzola, pecorino, brie, caciotta e groviera), cibi affumicati, bevande quali caffè, alcool, cola e tè, cibi ricchi di sodio quali pesce conservato, alimenti in scatola, piatti pronti contenenti dado da cucina e dessert con caffeina, quali tiramisù, affogati o gelati al caffè.

donna beve caffè stanchezza mattutina
Donna beve caffè – Radio7

A volte può essere inoltre utile scegliere un materasso e un cuscino adatto; in caso contrario, infatti, ci si può alzare con mal di schiena e dolori alla cervicale.

Attenzione inoltre massima se si scopre di soffrire di bruxismo, problema che porta senza accorgersi a digrignare i denti tra loro. Questo rende i muscoli della mandibola più tesi, oltre a mal di testa e alla cervicale, ma può esssere risolto attraverso uno strumento chiamato bite, una sorta di paradenti fatto di gomma e silicone che impedisce lo sfregamento ed evita che i denti si rovinino.

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