Se perdi il lavoro vai in pensione: la novità del 2023

Se perdi il lavoro vai in pensione, la novità del 2023: i nuovi dettagli su come sfruttare l’Ape sociale prorogata dalla Legge di Bilancio.

In chiusura di 2022, l’attenzione a livello politico è stata tutta rivolta alla Legge di Bilancio 2023, la prima stilata dal governo Meloni eletto solamente qualche mese prima; tanti sono stati i temi su cui gli esperti si sono concentrati, in particolar modo per quanto riguarda il mondo del lavoro e delle pensioni.

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Come andare in pensione con questa misura da disoccupati – Radio 7

Tra le tante novità portate da questa nuova manovra economica per il 2023, è stata prorogata l’Ape sociale e dunque, in alcuni casi, se si perde il lavoro si può andare anche direttamente in pensione; ecco le novità arrivate in merito e come sfruttare questa misura.

Crisi, lavoro e pensione: prorogata l’Ape sociale anche per questo 2023

Vista la crisi economica, aggravata anche dalla pandemia scatenata dal COVID-19, purtroppo molte persone si sono ritrovate a perdere il lavoro; in alcuni casi quindi, può essere davvero d’aiuto questa misura, una via di mezzo tra l’assistenziale e il previdenziale, che consente proprio ad alcuni disoccupati di poter accedere alla pensione. Anche per questo 2023 il governo, con la nuova Legge di Bilancio, oltre ad alzare le pensioni minime raggiungendo quota 600 euro  ha prorogato l’Ape sociale, un particolare trattamento pensionistico elargito dall’INPS verso determinate categorie; ecco tutte le novità per quest’anno, chi può sfruttare la misura  e i dettagli a riguardo.

Chi può andare in pensione se perde il lavoro e i dettagli a riguardo

Come riporta il sito investireoggi.it, l’Ape sociale è una misura che permette ad un determinato soggetto di essere accompagnato alla propria pensione di vecchiaia (a 67 anni) con una sorta di assegno “ponte” erogato dall’INPS per dodici mesi l’anno. In pratica, questi pagamenti avvengono come se il cittadino in questione fosse in possesso di una normale pensione, rispettando il calendario di tutte le altre prestazioni; gli importi per determinare l’assegno sono calcolati in base ai contributi versati fino al momento d’uscita con l’Ape sociale. Questa misura, come detto, non è rivolta a tutti, ma a quelle particolari categorie maggiormente in difficoltà: ad esempio, sempre come riportato dalla fonte, può essere utilizzata da invalidi, disoccupati, caregivers o da chi svolge lavori logoranti e gravosi.

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I dettagli sull’Ape sociale per questo 2023 – Radio 7

Con la proroga effettuata dal governo con la Legge di Bilancio 2023, l’Ape sociale è stata prorogata per altri 12 mesi rimanendo invariata sia nei requisiti che in termini di contributi;  oltre all’età, servono anche altri requisiti aggiuntivi in base alla categoria di appartenenza del lavoratore in questione. Per i disoccupati, come riportato, si deve essere iscritti alla gestione previdenziali dell’INPS (Assicurazione Generale Obbligatoria dei lavoratori dipendenti (AGO) o alle forme sostitutive ed esclusive dell’AGO, oppure alle gestioni speciali dei lavoratori autonomi o alla Gestione Separata) con almeno almeno 63 anni  e 30 anni di contributi versati. Il lavoratore disoccupato deve poi essere stato licenziamento, oppure aver risolto consensualmente il contratto o aver dato le dimissioni per giusta causa, avendo avuto almeno 18 mesi di assunzione negli ultimi 36 mesi.

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