Importanti novità per i contribuenti italiani sul fronte del canone Rai. L’intervento del Ministero dell’Economia ha messo la parola fine sulle voci che si rincorrevano ormai da tempo.
Quello del canone Rai è uno dei balzelli più mal sopportanti dai cittadini italiani. Per tanti anni si è sperato in una sua significativa riduzione o addirittura nell’estinzione della misura.
Durante alcune campagne elettorali si è anche accarezzata questa promessa, ma il tutto si è realizzato sempre in un nulla di fatto. Il canone nella bolletta elettrica stabilito dall’esecutivo Renzi è ancora una realtà, sebbene sia stato limato di qualche euro. Durante le fasi del governo Draghi si è però parlato di un intervento in termini di modalità di riscossione e condizioni per il pagamento della tassa. Ma, andiamo con ordine.
Canone Rai: il tentativo di riforma
Su indicazione dell’Unione Europea il governo presieduto da Mario Draghi aveva avviato una discussione per vedere di modificare l’attuale situazione legata al canone in bolletta. Nell’ambito del Pnrr Roma aveva assunto l’impegno di far scomparire dai costi dell’energia qualsiasi voce di “oneri impropri”. A tal proposito si era pensato ad uno scorporo, suscitando l’immediata reazione dei sindacati, preoccupati delle sorti del sicuro canale di finanziamento per il sistema radiotelevisivo. Pronta è stata quindi la richiesta di incontrare il titolare di via XX Settembre per discutere della questione. Il canone assicura alla tv di Stato circa 1,7 miliardi di euro.
La decisione del Ministero del Ministero dell’Economia
Finalmente il MEF ha reso noto come la pensa sulla permanenza del canone Rai in bolletta. In ballo ci sarebbe il pagamento del balzello per tutto il 2023. Dal Ministero fanno sapere che “Le voci di un’esclusione del canone Rai dalla bolletta elettrica non risultano, alla luce del lungo lavoro istruttorio in corso, fondate”.
Inoltre si legge che “La milestone Pnrr trova il suo fondamento nell’esigenza di tutela della concorrenza del mercato dell’energia elettrica e si basa sulle proposte Agcm, la quale – prosegue la nota – non aveva rilevato alcuna criticità in merito al pagamento del canone Rai dal punto di vista della concorrenza del mercato dell’energia, a condizione – aggiungono dal Tesoro – che il pagamento fosse trasparente per gli utenti finali. Requisito che risulta soddisfatto”. In altre parole, dietro il “burocratese” del comunicato, nessun cambiamento sarebbe stato previsto. I contribuenti italiani riceveranno pertanto, anche nel 2023, la richiesta di pagamento del canone con la bolletta elettrica. Prendendo in prestito le parole del Codacons, “l’imposta più odiata dagli italiani” si dovrà ancora pagare.