Bonus assunzioni: la notizia tanto attesa arriva

Il bonus assunzioni giovani è scaduto l’1 luglio 2022, ma fino a data da destinarsi c’è ancora qualche novità

Come in molti sapranno, sopratutto i proprietari di aziende, il bonus assunzioni giovani è terminato il 1 luglio del 2022, ma stando alle ultime novità e nell’attesa di una prossima riforma, questo resta ancora adesso in vigore anche se in forma ridotta. Scopriamo insieme cosa c’è da sapere e soprattutto chi ne può beneficiare.

Bonus assunzioni: la notizia tanto attesa arriva
Bonus assunzioni: la notizia tanto attesa arriva

Bonus assunzioni giovani: a chi è destinato?

Il bonus di cui vi stiamo parlando è stato introdotto dalla riforma Draghi e interessa tutti i ragazzi assunti da un’impresa o altro con età pari o inferiore a 36 anni. I datori di lavoro che assumono personale under 36 hanno diritto alla riduzione dei contributi Inps, a patto però che gli concedono un contratto a tempo indeterminato.

Il fine di questa manovra, ovviamente, è quella di dare maggiore occupazione ai ragazzi e un futuro certo alla nuova generazione. L’esonero contributivo è del 100 % e interessa un periodo che va fino a 36 mesi 48 invece. Per i datori di lavoro privati che effettuino assunzioni in sede o unità produttiva ubicata in Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria o Sardegna.

bonus assunzione giovani
Bonus assunzioni: la notizia tanto attesa arriva

Chi ha diritto nel beneficiare all’assunzione?

A beneficiare del bonus assunzioni giovani sono le seguenti categorie: Enti pubblici economici; Istituti autonomi case popolari trasformati in base alle diverse leggi regionali in enti pubblici economici; Ex IPAB trasformate in associazioni o fondazioni di diritto privato, Aziende speciali costituite anche in consorzio; Consorzi di bonifica; Consorzi industriali; Enti morali; Enti ecclesiastici..

Da questo bonus, invece sono esclusi tutti gli Enti che appartengono allo Stato, Università, Istituti autonomi, agenzie di rappresentanza, aziende sanitarie, Regioni, Province, Enti di area vasta, Unioni dei comuni, Comunità montane, Comunità isolane o di arcipelago e loro consorzi e associazioni; Banca d’Italia, Consob e Autorità Indipendenti qualificate come amministrazioni pubbliche.

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