Sparò a due rapinatori per salvarsi la vita: i giudici lo assolvono quando ormai è troppo tardi

Dopo anni e lunghe traversie giudiziarie è stato assolto un gioielliere di Ercolano che aveva sparato a due rapinatori. Purtroppo l’assoluzione è arrivata troppo tardi per l’uomo.

I fatti risalgono al 2015. Giuseppe Castaldo, titolare di una gioielleria a Ercolano – Napoli – sparò a due rapinatori uccidendoli.

ANSA/ CESARE ABBATE/archivio

Era il 7 ottobre 2015. L’assoluzione è arrivata solo ora, a distanza di sette anni quando per Castaldo ormai è tardi. Troppo tardi. L’uomo, quella sera aveva appena prelevato cinquemila euro da una filiale del Banco di Napoli. Appena rimessosi in strada, il gioielliere venne avvicinato da Bruno Petrone, 53enne originario di Secondigliano, e Luigi Tedeschi, 51enne del Rione Sanità. I due lo minacciarono con una pistola, che poi si scoprì caricata a salve ma Castaldo, non poteva certamente saperlo. Anche, il gioielliere, a sua volta, aveva con sé una pistola Beretta regolarmente detenuta. Temendo per la propria vita aprì il fuoco contro i due, uccidendoli sul colpo. Giuseppe Castaldo venne subito indagato per omicidio colposo per eccesso di legittima difesa. Non solo: subì anche diverse minacce da parte dei familiari delle vittime, al punto che il gioielliere, per tutelare la propria incolumità fu costretto a trasferirsi, ad allontanarsi da Napoli e dalla Campania.  Sulla vicenda, all’epoca, intervenne anche il leader della Lega, Matteo Salvini, che prese pubblicamente le parti del gioielliere

Ora, a distanza di sette anni da quei terribili fatti, Giuseppe Castaldo è stato assoltoperché il fatto non costituisce reato”. Lo ha deciso la Prima Sezione Penale del Tribunale di Napoli presieduta dal giudice Antonia Napolitano Tafuri.  Giuseppe Castaldo è stato difeso nel procedimento dall’avvocato Maurizio Capozzo, il quale – intervistato da Fanpage – ha spiegato che il suo assistito ha ormai 75 anni ed è gravemente malato. Pertanto, anche ora che potrebbe, non tornerà trionfante nella sua Napoli ma continuerà a vivere altrove e a curarsi. Il legale ha aggiunto che quella sera i due rapinatori, dopo aver preso i soldi dalla tasca del gioielliere, non si allontanarono ma continuarono a minacciarlo puntandogli la pistola in faccia. Per questo, Castaldo, terrorizzato, sparò. “Se si fossero allontanati dopo aver preso i soldi non sarebbe successo nulla…Castaldo è stato una vittima e non per modo di dire. Oltre a doversi allontanare dalla Campania, ha avuto anche pesanti conseguenze dal punto di vista della salute tanto che da allora non lavora più” – ha concluso l’avvocato. Anche in provincia di Milano, poche sere fa, si è sfiorata la tragedia: un imprenditore e la moglie sono stati pestati e sequestrati da una banda di rapinatori

 

Fonte: Corriere della sera, Fanpage

 

Impostazioni privacy