Bergamo, ex direttore del carcere condannato per truffa e violenza sessuale. Ma è già libero

Antonio Porcino, ex direttore del carcere di Bergamo, è stato condannato per diversi reati tra cui violenza sessuale. 

L’uomo, oggi 69enne in pensione, per 30 anni è stato direttore dell’istituto penitenziario di via Gleno, a Bergamo. In rito abbreviato è stato condannato a 5 anni e 4 mesi.

Porcino rispondeva di 22 capi d’imputazione: è stato condannato per 15 e assolto per 7 tra cui due episodi di peculato, due di truffa e due di tentata concussione. Il pm Emanuele Marchisio aveva chiesto per l’uomo 7 anni e mezzo. L’inchiesta aveva ricostruito un vero e proprio sistema messo in piedi da Porcino. Tra i casi contestati al 69enne, l’induzione indebita per essersi fatto dare, dal 2015 al 2018, 20mila euro  dall’imprenditore Mario Metalli, titolare della Alfa Express di Urgnano, facendogli intendere che se non lo avesse “ricompensato“ avrebbe perso la gestione del bar che si trova all’interno del carcere. Per Porcino c’erano poi le attestazioni di malattia, la truffa per gli esami del sangue con il codice di prenotazione dei detenuti, il peculato di farmaci, risme di carta, due bombole di gas; il danneggiamento fraudolento dell’auto con la compiacenza di carrozzieri per prendere più soldi dall’assicurazione.

Ma il capo di accusa più grave è certamente quello di violenza sessuale. L’ex direttore del carcere ha abusato di diverse donne: la barista del carcere,  un’operatrice amministrativa, una dottoressa,  una pedagogista. L’accusa è invece di tentata concussione nel caso di una detenuta alla quale avrebbe fatto credere che in cambio di favori sessuali, lui le avrebbe fatto ottenere il lavoro esterno durante la reclusione. Antonio Porcino non è stato l’unico ad essere condannato. Complici del suo sistema diverse altre figure che ruotavano, a vario titolo, attorno al carcere di Bergamo. È stato condannato a 6 mesi per turbativa d’asta Daniele Alborghetti, commissario della Penitenziaria a Monza. Per la vicenda farmaci hanno patteggiato due ex responsabili dell’infermeria del carcere, Adriana Cattaneo a 2 anni e 4 mesi e Maria Ida Gotti a un anno e quattro mesi. A processo il 15 giugno altri 6 fra i quali l’ex direttore sanitario del carcere Francesco Bertè e l’ex capo della Penitenziaria Antonio Ricciardelli. Di fatto ora  l’ex direttore del carcere ora è libero. Come è già a casa propria anche Marius Alin Martinica che con la sua auto ha ucciso 4 ragazzi e li lasciò morire senza nemmeno fermarsi a soccorrerli.

Fonte: Corriere della Sera, Giorno

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