Agenzia delle Entrate e conti pignorati: ecco cosa c’è di vero

Agenzia delle Entrate e conti pignorati, ecco cosa c’è di vero: le informazioni da sapere a circa questa situazione.

Agenzia fiscale della pubblica amministrazione italiana dipendente dal Ministero dell’economia, l‘Agenzia delle Entrate è spesso temuta dai cittadini che, però, possono impegnarsi per mantenere tutto in regola e non avere problemi.

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I dettagli sul procedimento (Foto: Web).

Ci sono dei casi in cui, per riscuotere le cifre che il debitore deve, l’Agenzia delle Entrare può anche arrivare al pignoramento dei beni, anche dei vari conti correnti; ecco i dettagli specifici del procedimento in questione.

Agenzia delle Entrate e conti pignorati: i dettagli

Come si legge sul sito dell’Agenzia delle Entrate, prima di procedere con il pignoramento, il debitore in questione riceve una notifica dell’avviso di intimazione; l’avviso riguarda tutte le cartelle la cui notifica sia avvenuta da più di un anno. 

Dal momento della notifica dell’avviso di intimazione il debitore ha 5 giorni di tempo per regolarizzare la sua posizione ed effettuare il versamento di quanto dovuto; è possibile anche, come riportato, la possibilità di chiedere la rateizzazione delle somme a debito o la sospensione legale della riscossione nei casi e nei termini previsti dalla legge.

In ogni caso, per i debiti la cui cifra non supera i mille euro non si procede alle azioni esecutive prima di 120 giorni dall’invio di una comunicazione contenente il dettaglio del debito; successivamente, tra i vari beni può essere pignorato anche il conto corrente.

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Ecco quando i conti vengono pignorati: le informazioni dall’Agenzia delle Entrate (foto: Pixabay).

“Il pignoramento può essere effettuato anche sulle somme depositate sul conto corrente” si legge infatti nella sezione apposita del sito, che però specifica come sia escluso l’ultimo stipendio o salario percepito, “che resta sempre disponibile per qualsiasi necessità del debitore”.

Di recente, la Legge di conversione del “Decreto Sostegni-ter” (Legge n. 25/2022) ha stabilito l’estinzione di tutte le procedure esecutive eventualmente già avviate per mancato o parziale pagamento delle rate scadute della “Rottamazione-ter” e del “Saldo e stralcio” entro le scadenze previste; aiuto quindi ai debitori per  i debiti contratti prima dell’entrata in vigore del decreto. Le cose cambieranno con il nuovo Governo Meloni?

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