Tutti comprano a rate anche online, ma attenti ai costi nascosti: affare o stangata

Oggi gli italiani sono in estrema difficoltà economica e quindi preferiscono comprare a rate.

Anche su Amazon si può comprare a rate e le statistiche ci dicono che circa 23 milioni di Italiani pagano i loro acquisti con le rate.

Pixabay

Quindi oggi gli italiani che usano le rate sono il 7,6% in più rispetto al 2021. La rata media che pagano gli italiani globalmente è di €305 mensili.

Il problema delle rate ormai usate per tutto

Ma il problema è che pagare a rate non è sempre una buona soluzione.

ANSA

Il fatto è che oggi pagare a rate è diventato molto semplice. Un tempo pochissime cose potevano essere pagate a rate e quindi per la famiglia era molto difficile accedere a questo tipo di pagamento e i rischi erano relativi. Ma oggi anche gli articoli più banali persino su Amazon possono essere comprati a rate. Ma vediamo di capire quali sono i rischi del pagare a rate. La rata è fatta di varie componenti. Una componente è la quota capitale ma un’altra quota è rappresentata da TAN e TAEG. Queste due voci di spesa tecniche sono praticamente degli interessi, ma anche delle commissioni e delle assicurazioni.

Le voci nascoste che le trasformano in una stangata

Quando si paga con le rate, le pubblicità citano solo il tan ma se poi si va a vedere anche la componente taeg ci si accorge che la cifra è decisamente più alta è che il finanziamento è sconveniente. Oggi tantissime cose possono essere pagate a rate e si parla sempre di tasso zero. Ma il tasso zero in realtà si applica molto di rado. Se si vanno ad analizzare analiticamente queste due voci di spesa si scoprirà che i finanziamenti a tasso zero sono ben pochi.

Attenzione ai calcoli da fare perchè il tasso zero è un mito

In realtà quindi se si va a vedere bene come funzionano questi acquisti a rate ci si accorgerà molto facilmente che sono sconvenienti. Tra l’altro oggi l’aumento dei tassi imposto dalle banche centrali rende anche i finanziamenti e quindi i pagamenti a rate molto più sconvenienti, quindi attenzione ai tasti zero finti. Ma una cosa molto importante da sapere è che entro 14 giorni c’è sempre il diritto di recesso.

Impostazioni privacy