Hai sempre parcheggiato in retromarcia, ma ora la scienza ti dice che le cose non stanno come pensi

È una grande questione sulla quale gli automobilisti dibattono da tempo.

Secondo alcuni sarebbe meglio parcheggiare “di muso” mentre secondo altri sarebbe meglio parcheggiare in retromarcia.

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Si tratta quasi di due veri e propri partiti politici, ma di questi due partiti politici ce n’è uno che ha la netta maggioranza ed è quello degli automobilisti che parcheggiano in retromarcia.

Le cose non stanno come credi

Eppure non bisogna sottovalutare anche l’altro partito. Infatti ci sono gli irriducibili del parcheggio di muso.

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Ma bisogna distinguere due casi molto diversi. Innanzitutto c’è il caso del parcheggio disposto parallelamente al bordo della strada. Infatti se parliamo di un parcheggio disposto sul bordo della strada, entrare in retromarcia è praticamente una scelta obbligata. Ma perché entrare in retromarcia è proprio una scelta obbligata? Quando si entra in retromarcia l’automobile è in grado di sterzare di più. In sostanza le ruote che sterzano è come se diventassero quelle posteriori. Se le ruote che sterzano sono quelle posteriori, l’auto è capace di sterzare molto di più e quindi quando si tratta dei parcheggi disposti parallelamente lungo il bordo delle strade, entrare in retromarcia è molto più facile.

“Di muso” o in retromarcia: chi ha ragione?

Ma quando si tratta invece dei parcheggi nei centri commerciali o in generale di tutti i parcheggi cosiddetti a pettine o a spina di pesce, ci sono letteralmente due vere e proprie scuole di pensiero. Infatti c’è chi ritiene sia assolutamente giusto parcheggiare di muso e c’è invece chi considera assurdo parcheggiare di muso e ritiene sia più giusto parcheggiare in retromarcia. Vediamo chi ha ragione. Se si parcheggia in retromarcia si fa un’operazione un po’ più lungimirante perché quando poi si dovrà uscire dal parcheggio l’auto uscirà frontalmente e quindi si potrà controllare molto meglio se sopraggiungono altre vetture. Se invece si parcheggia di muso il problema è che poi quando si dovrà uscire, si uscirà un po’ alla cieca perché effettivamente si uscirà in retromarcia e si avranno ben poche possibilità di capire se stanno arrivando delle altre auto. Ma uno studio universitario ha offerto dei dati molto interessanti sulla questione del parcheggio.

La scienza ti spiega il perchè

Shaomin Li, docente di management presso la Old Dominion University in Virginia, ha analizzato la questione in uno studio pubblicato sull’International Journal of Emerging Markets. Si è scoperto che le auto parcheggiate in retromarcia sono il 5,7% negli USA, il 17,1% in Brasile, salgono al 25,4% in India, il 59,4% a Taiwan e in Cina arrivano all’88%. Questo studio ci dimostra che chi è abituato, come gli americani, a guidare su strade molto larghe non teme di dover uscire in retromarcia, mentre chi vive in nazioni dove le strade sono strette e affollate e gli spazi sono angusti, ha paura di dover uscire in retromarcia e perciò preferisce entrare nel parcheggio in retromarcia per poi uscire frontalmente ed essere più tranquillo.

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