Pressione alta 2023: finalmente arrivano assegno e pensione di invalidità, gioia e dono

La normativa dell’INPS è sempre in evoluzione e per chi abbia delle patologie è sempre importante capire che cosa cambia per quanto riguarda i soldi che si possono avere dall’istituto nazionale della previdenza sociale.

Ma per chi soffre di pressione alta arrivano notizie sicuramente positive per quanto riguarda gli aiuti dell’INPS.

Pixabay pressione alta INPS

Chi soffre di ipertensione ha un problema non da poco. Anche se si tratta di un problema diffuso e che ad una certa età è quasi normale, non va assolutamente sottovalutato.

Ipertensione ed aiuti INPS

Proprio per questo è importante monitorare la propria pressione e sapere anche che i criteri della commissione medica INPS oggi sono improntati ad una maggiore attenzione.

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Infatti l’ipertensione è qualche cosa che può arrivare ad essere limitante nella vita di tutti i giorni ma anche nel lavoro. In sostanza chi soffre di pressione alta molto spesso deve anche allontanarsi dal lavoro per tutta una serie di terapie. Proprio per questo è giusto che l’Inps eroghi tutta una serie di aiuti proprio per chi soffre di pressione alta. La pressione alta è un disturbo molto diffuso in Italia. Alle volte la predisposizione genetica crea la pressione alta ma altre volte sono abitudini come il fumo l’alcol ma anche lo stress.

Cosa si può ottenere con la pressione alta

Oggi la pressione alta è molto più diffusa rispetto al passato perché si mangiano cibi più grassi ma anche perché la vita è estremamente stressante. E’ proprio una vita stressante che molto spesso porta all’ipertensione, ma l’ipertensione può consentire di avere un aiuto economico dall’INPS. La richiesta per avere l’invalidità civile deve partire dal medico ma poi come sappiamo è sempre la commissione medica dell’Inps che deve dare il suo parere. Quindi il medico di famiglia deve preparare tutte le carte in collaborazione con la persona che soffre di ipertensione.

Invalidità e parere della commissione medica

La percentuale di invalidità che può riconoscere la commissione medica dell’INPS può variare dal 10% al 100%. Ad incidere tantissimo è il fattore di rischio cardiovascolare. In sostanza più la pressione alta mette a repentaglio la salute del cuore e più l’invalidità è elevata.  Con il 67% di invalidità spetta l’assegno ordinario. In questo caso l’invalido può decidere di continuare a lavorare pur percependo l’assegno oppure smettere di lavorare e aspettare i 67 anni per la pensione di vecchiaia. Ma quando parliamo di situazioni molto più gravi sia diritto anche all’indennità di accompagnamento.

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