Pensioni, Opzione donna 2023: il piano segreto di Giorgia Meloni per far felici le donne

La questione pensionistica diventa sempre più scottante perché se il governo non interviene con forza deve tornare per forza la legge Fornero.

Tuttavia il centro-destra non è unito sulla questione delle pensioni.

ANSA

In teoria tutti nel centro-destra vogliono scongiurare la legge Fornero e vogliono anche rendere le pensioni sicuramente più umane e più amichevoli ma le ricette non sono uguali per tutti.

Una riforma che piace alla gente

Ma il piano segreto di Giorgia Meloni per sistemare la questione delle donne potrebbe essere proprio opzione donna prorogata anche nel 2023.

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Cerchiamo di capire che cosa sta succedendo. Come sappiamo opzione donna è stata molto apprezzata dagli esperti del mondo pensionistico ma proprio con il 2022 dovrebbe terminare. Se opzione donna termina nel 2022 ed attualmente le cose stanno così, andare in pensione nel 2023 sarà molto più difficile specialmente per le donne. Infatti le tre opzioni per andare in pensione in modo semplificato nel 2022 terminano proprio con la fine dell’anno. Ma se opzione donna dovesse essere prolungata per il 2023 sarebbe sicuramente un’ottima cosa. Ma il problema è che anche quota 102 scade alla fine dell’anno.

Opzione Donna e Quota 41

Che cosa succederà? Per quanto riguarda opzione donna ormai si parla di una proroga ma potrebbe anche arrivare quota 41. Quota 41 permette di andare in pensione con 63 anni di età e 20 anni di contributi. Quota 41 è molto spinta dalla Lega. La questione ormai è una questione politica perché la lega ha tanto parlato di quota 41 nel tempo che se oggi che comunque sia è al potere, non facesse approvare quota 41 e se in qualche modo aprisse la strada ad un ritorno della Fornero sarebbe sicuramente una grande delusione per la sua base elettorale.

Cosa cambia sulle pensioni nel 2023

Quindi per il prossimo anno a quanto pare ci potrebbe essere la possibilità di un arrivo di quota 41 e di un di una proroga di opzione donna. Ma ovviamente un tema caldissimo sul tavolo è anche quello delle pensioni minime aumentate a €1.000. Le pensioni minime aumentate a €1000 sono una vera e propria bandiera elettorale di Silvio Berlusconi è difficilmente il leader di Forza Italia farà marcia indietro su questa misura che d’altra parte è una misura di civiltà. Ad ogni modo la riforma delle pensioni è comunque necessaria perchè si deve evitare il ritorno della riforma Fornero ma senza far indispettire l’Europa che chiede il rispetto dei conti pubblici. In realtà è proprio questo il maggiore ostacolo di questa riforma.

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