Colpire un asteroide nello spazio per evitare che questi possa collassare sulla Terra? La prima difesa interstellare non è più fantascienza.
E le immagini provengono da una sonda tutta italiana. Un minisatellite dal nome “LiciaCube”.
Difesa interstellare – Sonda Dart: le foto tutte italiane
Era un asteroide di piccole dimensioni, avvolto nella sua nube, ma che comunque poteva far paura. Per questo motivo era necessario colpirlo, in modo da disintegrarlo e impedirgli così di collassare sulla Terra. Detta così, sembra un qualcosa che possiamo vedere soltanto nei film. Invece è successo anche nella realtà.
La sonda Dart della Nasa ha impattato il piccolo asteroide Dimorphos e l’ha spezzettato in particelle molto più piccole che si sono, poi, disperse nel cosmo. Come sappiamo che tutto ciò è avvenuto? Grazie a delle immagini che il minisatellite, tutto Made in Italy, ha scattato dell’impatto e della relativa “distruzione” dell’asteroide.
Si chiama “LiciaCube” ed ha scattato ben 620 foto proprio del momento in cui la sonda della Nasa impattava l’asteroide anche se questi era all’interno della sua nube cosmica. Immagini che tolgono il fiato se pensiamo che, fino a qualche anno fa, non era nemmeno pensabile colpire un asteroide per deviarne il suo veloce percorso ed evitare che, questi, impattasse ad esempio sulla Terra, provocando danni ingenti.
Asteroide colpito: caso unico
Eppure è successo e, a documentarlo è stato proprio questo piccolo satellite costruito nel nostro Paese ma che è stato capace di catturare un evento raro della nostra storia. LiciaCube è gestito e coordinato dall’Agenzia Spaziale Italiana ed è stato realizzato a Torino presso l’azienda “Argotec”.
Le immagini scattate sono state presentate proprio durante una conferenza stampa nell’azienda costruttrice del satellite e sono le prime viste in tutto il pianeta. Riuscire ad acquisire immagini così importanti e di un evento unico e raro ha portato la gioia nel cuore di molti rappresentanti dell’Agenzia Spaziale Italiana.
“E’ anche il frutto del lavoro di una bella squadra: per cinque anni ci siamo sentiti quasi ogni giorno” – ha spiegato, all’Ansa, Simone Pirrotta, responsabile della missione LiciaCube per l’Agenzia Spaziale Italiana.