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Stai con una persona passivo-aggressiva? Come capirlo subito

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Enrico

Tra le frequentazioni tossiche che ci possono capitare nella vita ce n’è una particolarmente insidiosa: quella con i tipi aggressivo-passivi. 

Amico fuori, ostile dentro. È l’identikit del soggetto passivo-aggressivo. E, come si dice in certi casi, se lo conosci lo eviti. Il punto è: come accorgersi che ci si trova di fronte a una persona così. Ci sono alcuni indizi da non sottovalutare. Vediamoli da vicino.

La persona aggressivo-passiva mette in moto un meccanismo di difesa per colpire gli altri senza fare apparentemente nulla. (Pixabay-Radio7.it)

La persona passivo-aggressiva è particolarmente subdola, e per questo difficile da smascherare. Di solito attribuisce agli altri tutte le colpa della propria sventura, ed esprime rabbia e ostilità in forma indiretta e passiva, con atteggiamenti masochistici e autolesionistici. In altre parole, mette in moto un meccanismo di difesa per colpire gli altri senza fare apparentemente nulla.

L’identikit della persona passivo-aggressiva

Diciamo subito che ognuno di noi può assumere atteggiamenti di tipo passivo/aggressivo in particolari circostanze della vita. I problemi sorgono quando queste modalità di relazione sono costanti e durature. E allora le cause di fondo vanno ricercate nell’educazione ricevuta dai propri genitori.

Il soggetto passivo-aggressivo si lascia andare a reazioni di collera, dovute all’aggressività repressa che emerge all’improvviso. (Pixabay-Radio7.it)

Un’educazione severa e contraddittoria, tale da pregiudicare lo sviluppo di una sufficiente sicurezza di sé e stabilità emotiva che permetta di avere una linearità di condotta senza troppi sbandamenti, è sicuramente un fattore chiave. Idem un contesto familiare in cui c’è scarsa comunicazione e un genitore assume il ruolo di controllore e l’altro resta assente o passivo. È in quei contesti che il bambino impara a esprimere il suo disappunto in modo indiretto e manipolatorio.

Crescendo, quel bambino risulterà spesso inconcludente e poco responsabile, poco collaborativo e sempre pronto a trovare errori nelle proposte degli altri. Accuserà i suoi capi/insegnanti e/o colleghi di essere incompetenti, ingiusti, autoritari e sconsiderati, e si sentirà discriminato al punto di pensare che gli altri vengono sempre trattati meglio, maturando sentimenti di ostilità, invidia, rancore e risentimento. I paragoni e i sentimenti negativi lo portano sempre a criticare gli altri con un atteggiamento scettico, cinico e sarcastico.

Il soggetto passivo-aggressivo ha però anche reazioni di collera, dovute all’aggressività repressa che emerge quando viene rimproverato per un certo comportamento. Di solito ha un atteggiamento arrogante, minaccioso e di sfida ma in fondo è insicuro, ha una scarsa autostima e un estremo bisogno di autoaffermazione. Si sente insoddisfatto di sé, non considerato, incompreso. Dipende oltremisura dagli altri, ma ne ignora i consigli e le opinioni. Litiga spesso ma evita di rompere subito le relazioni, trascinando chi gli sta vicino in un rapporto tossico. Morale: è un tipo di persona che va assolutamente allontanata dalla propria vita.

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