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Caro Energia | Rinunciano allo stipendio per pagare dipendenti

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Redazione

Il caro energia, sia luce che gas, sta colpendo duramente le aziende italiane, piccole o grandi che siano. Costi esorbitanti hanno portato alcune di queste a prendere decisioni, anche in alcuni casi difficili, ma comprensibili.

La “Fabbri Delizie da Forno”, con la sua portavoce, ha denunciato all’agenzia AGI, la loro situazione.

Costi energia: un’azienda italiana e la sua soluzione

Costi elevati per l’energia, anche di molto superiori allo scorso anno. Questo è quello che tantissime aziende italiane stanno affrontando e, molto spesso, il problema è anche quello di riuscire a pagare gli stipendi dei loro stessi dipendenti.

A denunciare una delle tante situazioni che si stanno vivendo in questi giorni è Michela Fabbri portavoce di “Fabbri Delizie da Forno” di Alfonsine, comune in provincia di Ravenna. E lo ha fatto all’agenzia AGI. La stessa Fabbri ha, proprio in quella zona, tre negozi (rispettivamente uno di gastronomia, una pasticceria ed una panetteria) e due laboratori.

Un’azienda che è all’attivo dal 1971 e, che come tante altre sue simili, sta affrontando la grave crisi dovuta al caro energia. Le bollette dell’azienda sono triplicate nel costo, tanto che, come anche tantissimi altri titolari stanno facendo un po’ in tutta Italia, anche Michela ha deciso di pubblicare sul web.

Una sorta di protesta silenziosa ma che, sotto certi versi, sta sortendo i suoi frutti. La fatica ad andare avanti, anche a pagare gli stipendi dei 20 operai che con lei lavorano. Come fare allora? Lasciare per strada tante famiglie o rimboccarsi le maniche per trovare una soluzione alternativa?

Michela Fabbri: “Non percepiamo lo stipendio”

Michela così lo spiega all’AGI: “Ne io, né mia sorella, ne tantomeno i miei genitori stiamo percependo lo stipendio. Ci abbiamo rinunciato per pagare i nostri dipendenti – ha detto con coraggio e franchezza. Un segno ulteriore di protesta che, insieme a quello della pubblicazione delle bollette, possa esser di monito a chi, le vere scelte contro questa “nuova calamità” deve prendere.

Le bollette non possono esser saltate nei pagamenti, altrimenti l’energia viene a mancare. Ed allora come si fa? “Non penso sia solo una questione di guerra: questa è speculazione” – spiega la Fabbri. E se non si trova una soluzione, quello che adesso sta succedendo alle aziende, tra poco toccherà alle famiglie.

Un futuro incerto non solo per la loro azienda, ma per tutta l’Europa.

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