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Redbull fa causa all’azienda italiana “Ci hanno copiato”

Published by
Cindy Delfini

Il colosso austriaco ha dato inizio ad una causa contro una piccola azienda italiana, accusata di aver copiato il brand famoso in tutto il mondo.

“Red Bull ti mette le ali” è uno degli slogan più conosciuti in assoluto. La bevanda energetica prodotta dall’omonima compagnia austriaca è famosa in tutto il mondo. Lanciata nel 1987, nel corso degli anni ha conquistato i consumatori proponendosi come la bevanda perfetta per le occasioni più svariate. Il colosso, al momento, è impegnato in una causa contro una piccola azienda italiana accusata di plagio, la cantina di vini Muggittu Boeli.

Red Bull, la causa contro l’azienda italiana – radio7.it

Lavoro, sport, studio, uscite: Red Bull è l’ideale per aumentare la concentrazione e l’attenzione e diminuire la sensazione di stanchezza. Nonostante la sua popolarità – dovuta anche all’immagine del prodotto e alla capacità della compagnia di fare presa sui consumatori tramite spot e sponsorizzazioni varie – non è rimasta estranea alle polemiche. Le controversie ruotano soprattutto intorno agli effetti collaterali della bevanda, a base di taurina e caffeina. Tachicardia, insonnia, eccitazione e ansia sono solamente alcuni.

Per non parlare del pericolo di sviluppare malattie legate prevalentemente al tratto gastrointestinale e cardiovascolare. Quando si parla di Red Bull, insomma, è sempre meglio non esagerare. La compagnia, negli scorsi mesi, ha dato il via ad una guerra legale contro la cantina di vini Muggittu Boeli, con sede a Mamoiada (in provincia di Nuoro). Cosa ha portato il colosso austriaco ad intraprendere una causa contro la piccola azienda di famiglia? Ad attirare le antipatie della Red Bull, è stato il logo della cantina.

Red Bull, la battaglia legale contro la cantina di vini

A detta della compagnia l’immagine che rappresenta due buoi uno di fronte all’altro, con un aratro e la stele di Boeli in versione stilizzata, sarebbe troppo simile al proprio logo. Dopo essere venuta a conoscenza della cantina, Red Bull ha fatto partire un’azione legale rivolgendosi ad uno studio situato in Piemonte. Il colosso punta ad impedire la registrazione del marchio. D’altra parte, i titolari dell’azienda hanno ribattuto spiegando di non aver copiato nulla.

I due loghi a confronto (Instagram) – radio7.it

“In mezzo a tante bottiglie con nomi di fantasia io ho deciso di mettere il nome del posto in cui sta la cantina, il logo con i buoi che ancora oggi usiamo dalle nostri parti per la viticoltura e la stele di Boeli” hanno dichiarato Mattia e Peppino Muggittu. Padre e figlio si occupano della gestione dell’impresa e, rispondendo alle accuse di Red Bull, hanno affermato di non aver “inventato né copiato nulla”. La causa è iniziata a settembre e i due contendenti hanno ancora due mesi di tempo per porre fine alla controversia.

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Cindy Delfini