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Economia e Risparmio

Rischi di buttare la tua auto, informati subito o rimarrai a piedi

Published by
Loris Porciello

Dal 2035 scattano le nuove limitazioni per quanto riguarda le auto inquinanti. La vostra auto potrebbe essere tra queste: fate attenzione.

Continua la transizione ecologica dell’Italia, di comune accordo con i vertici dell’Unione Europea. Infatti dal 2035 si potranno vendere ed immatricolare solamente auto ad emissione zero. Si dirà addio ufficialmente a benzina, diesel ed ibride, che però potranno continuare a circolare se immatricolate prima dell’anno stabilito. A prendere la decisione inderogabile ci ha pensato l’Europarlamento, pronto a modificare il parco auto nei prossimi anni. Una decisione che sta facendo indubbiamente discutere.

Misurazione delle emissioni – Radio7.it

Questa normativa infatti fa parte del pacchetto “Fit for 55” vale a dire il piano europeo per la transizione verde. L’obiettivo è l’abbattimento totale delle emissioni di CO2. Per valutare lo stato di avanzamento di questa iniziativa ci sarà un controllo nel 2026. A quel punto l’Unione Europea potrebbe valutare modifiche o puntare su nuove tecnologie in alternativa all’elettrico. La decisione dei vertici dell’Europarlamento dovrebbe dare il via alla diffusione dell’elettrico ed alla ricerca di alternative come idrogeno e biocarburanti.

Una decisione forte soprattutto per l’Italia, visto che i dati indicano che l’Italia è ancora un paese che va a benzina. In Germania sono già un milione le auto completamente elettriche che circolano. Mentre in Norvegia, nel 2022, 8 auto su 10 immatricolate erano elettriche. Nel BelPaese, dopo il primo mese dell’anno nuovo, solamente il 2,5% delle auto immatricolate era davvero totalmente elettrico. Quasi due quarti delle auto immatricolate a gennaio sono ancora a benzina, diesel oppure mild hybrid. In Italia quindi c’è ancora molto lavoro da fare.

Dal 2023 stop alla vendita di auto a benzina, elettriche o hybrid: l’Italia è ancora indietro

L’Italia risulta ancora arretrata dal punto di vista elettrico. Nella penisola la rete di rifornimento delle colonnine ancora non ne sono abbastanza, visto che in tutta la rete autostradale di Aspi sono solo 50. Mentre invece in tutto il territorio italiano i punti di ricarica sono solo 36.772 distribuiti in appena 15mila località. Numeri ancora troppo bassi in vista del 2035. Un dato confortante è che comunque questo numero è superiore ad altri paesi europei come Regno Unito, Francia, Germania e Norvegia, anche se questi sono paesi in cui circolano già un gran numero di auto elettriche.

Rifornimento di carburante – Radio7.it

La rivoluzione europea, però, impatta solamente sulle nuove immatricolazioni ossia quelle a partire dal 2035. Infatti chi dopo quest’anno avrà ancora un auto a benzina, diesel o ibrida, potrà comunque continuare a circolare, salvo eventuali limitazioni disposte dalle varie metropoli. A partire dalla data stabilita, infatti, non saranno più vendute auto motorizzate con un sistema di combustione termica, anche se presente su veicoli ibridi.

Inoltre anche chi ha un auto a benzina potrà stare tranquillo. È inverosimile che dal 2035 spariranno del tutto i distributori di benzina. Una riduzione ci sarà, ma avverrà gradualmente col tempo. Tutte le auto che non potranno essere più immatricolate dalla data stabilità dall’Unione Europea potranno comunque essere vendute come usato. Bisognerà solo capire quanto vale la richiesta, anche se al momento è impossibile fare delle stime visto che non sappiamo ancora come sarà il parco auto nel 2035.

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Loris Porciello