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Davide, 20 anni, pestato e in coma da mesi. Tra i responsabili anche una donna e la figlia

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Redazione

Svolta nelle indagini sul caso Davide Ferrerio. Il ventenne è in coma da mesi dopo aver subito una brutale aggressione.

Qualcuno sa cosa è accaduto quel giorno ma non ha mai detto nulla. Qualcuno, forse, ha teso una trappola. Nel frattempo Davide Ferrerio, a soli 20 anni, rischia di non riabbracciare più la sua famiglia.

Il giovane è in coma dallo scorso agosto all’ospedale Maggiore di Bologna dopo essere stato aggredito a Crotone, dove si trovava in vacanza con la famiglia. Per l’aggressione era stato subito arrestato un ragazzo di 22 anni: Nicola Passalacqua, accusato di tentato omicidio. Ma nelle scorse ore la Polizia ha arrestato due persone, una donna di 41 anni e la figlia 17enne, ritenute gravemente indiziate di aver fornito un contributo attivo  alla violenta aggressione subita da Davide. Con il coordinamento della Procura della Repubblica di Crotone e della Procura della Repubblica per i Minorenni di Catanzaro sono state svolte ulteriori attività investigative mediante l’esame di persone informate sui fatti, l’intercettazione di conversazioni e comunicazioni, esame del contenuto dei cellulari sequestrati, analisi delle immagini degli impianti di sorveglianza e dei lettori targhe.

In questo modo è stato possibile fare luce su quanto accaduto la sera dell’11 agosto scorso, quando il 20enne è stato aggredito. Una donna di 41 anni è finita, così, in carcere mentre la figlia di 17 anni è stata collocata presso  una casa famiglia. Il Gip di Crotone non ha invece ritenuto sufficienti gli indizi raccolti a carico di un terzo soggetto che era presente ai fatti. In una nota è stato specificato: “È doveroso segnalare che la persona a bordo del ciclomotore più volte indicata sugli organi di stampa come il soggetto che avrebbe provocato l’aggressione, è totalmente estraneo alla vicenda, trattandosi di un soggetto che casualmente in quei momenti transitava nei pressi del Palazzo di Giustizia di Crotone, al pari di altri utenti della strada“. Da quanto emerso Davide, preso a calci e pugni con una violenza inaudita da Passalacqua, da qualche tempo si stava sentendo sui social con la fidanzata del suo aggressore, la 17enne figlia della donna arrestata. Un ragazzo di vent’anni sta lottando tra la vita e la morte per una banale questione di gelosia. Purtroppo, sempre più spesso, per liti banali si arriva a morire come accaduto al 50enne bergamasco Walter Monguzzi.

Fonte: LaPresse, Fanpage

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