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Bollette, arriva il bonus senza ISEE e non c’è la beffa

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Redazione

Il caro bollette continua a flagellare le risorse delle famiglie e delle aziende in Italia. La situazione sarà al vaglio del nascente nuovo Governo ma intanto le scadenze corrono.

Tra tanti bonus erogati legati all’ISEE ultimamente ce ne sono anche alcuni slegati da tale parametro. Contributi disponibili per tutti? Purtroppo non è proprio così. Vediamo nel dettaglio di cosa parliamo.

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Bonus o beffa?

Un bonus senza ISEE dovrebbe essere fruibile da tutti ed avere come unico vincolo l’esaurimento delle disponibilità finanziarie dedicategli. Questo dovrebbe essere, ad esempio, il caso dei 600 euro previsti “dall’Aiuti Bis”. Perché diciamo dovrebbe? Ebbene la somma, rigorosamente esente da tassazione sia per il lavoratore che per l’azienda, è a totale discrezione dei datori di lavoro.

Questi potrebbero quindi elargire il bonus bollette a tutti i dipendenti, ad alcuni dipendenti o non erogarlo affatto in quanto non esiste alcun obbligo legale in tale senso. L’uscente governo Draghi offriva altri due interventi, sempre “una tantum”, disposti nei decreti “Aiuti e Aiuti ter” e non vincolati all’ISEE. Parliamo di 200 euro per il primo e 150 per il secondo.

Beneficiari sono i lavoratori dipendenti e autonomi, i pensionati, i soggetti che percepiscono reddito di cittadinanza, NASPI ed altri sussidi di disoccupazione. Queste due disposizioni è vero che non “guardavano” l’ISEE ma valutavamo la situazione reddituale personale dei richiedenti. Non tutti possono dunque accedere a tale sostegno.

Bollette, arriva il bonus senza ISEE e non c’è la beffa

Ora, in attesa che il nascente governo si insedi con tutti i suoi interpreti e prenda in esame la situazione sempre più gravosa, c’è chi promuove nuove iniziative. É il caso del primo cittadino di Portofino Matteo Viacava. Il sindaco ha disposto una erogazione “una tantum”, senza presentazione di certificazione ISEE, destinata a tutti i residenti della perla della Riviera Ligure.

400 euro che tutti, poveri e ricchi potranno quindi richiedere con una semplice domanda da presentare in Comune. Basterà allegare a questa gli estremi del conto corrente bancario su cui si desidera ricevere l’accredito. Una iniziativa che partirà da gennaio 2023 e che avrà, parole di Viacava, un duplice scopo: aiutare i portofinesi in questo difficile momento economico e facilitare l’incremento della popolazione oggi ferma a soli 369 residenti.

Portofino – photo by Pixabay

La somma verrà erogata a tutti, dando precedenza ai più disagiati ed alle famiglie numerose. Basteranno 400 euro per convincere le persone ad andare a vivere nel piccolo comune Ligure? Noi speriamo di si perché certe iniziative, se mantenute, vanno premiate.

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