Dopo due anni di stop dovuti alla pandemia, il ritorno dei concerti negli stadi, nelle arene e sulle spiagge. E, proprio in riva al mare, a farla da padrone è, ancora una volta, Lorenzo Jovanotti con il suo Jova Beach Party.
Una festa in spiaggia sì, ma con delle regole ben precise da rispettare. E uno sguardo sempre attento al rispetto dell’ambiente e al Covid.
Un concerto in spiaggia: quanti di noi hanno desiderato vederlo almeno una volta nella vita. E, poi, dopo due anni di pandemia, la voglia di libertà si fa sentire in ogni dove, soprattutto per quel che riguarda la musica. Dopo l’allentamento delle regole che abbiamo imparato a conoscere (distanziamento, mascherine…) sono tornati i live di musica all’aperto.
Negli stadi delle principali città d’Italia ma anche in spiaggia. Lui, Jovanotti, dalla riviera romagnola, fa partire uno di quei filoni estivi che difficilmente dimenticheremo. La musica, il divertimento del pubblico e quel lasciarci, per qualche ora alle spalle pensieri e brutture del mondo che ci circonda.
12 tappe (le prime due, 2 e 3 luglio già “celebrate” sulla spiaggia di Lignano Sabbiadoro) saranno il tour estivo che lo accompagnerà sule principali spiagge d’Italia. Dopo il successo della prima edizione del “Jova Beach Party” del 2019, l’esperienza si ripete anche quest’anno.
A partire dalle ore 15, la musica arriva in spiaggia per la gioia dei giovani, ma anche di tutti coloro che Jovanotti l’hanno visto crescere. Dopo Lignano Sabbiadoro, sarà la volta di Marina di Ravenna (l’8 e il 9 luglio), poi un passaggio all’Area Verde dell’Aosta Gressan (il 13 luglio), per poi continuare all’Ippodromo dei Fiori di Albenga Villanova (il 17 luglio).
Faranno seguito, ancora, Marina di Cerveteri (il 23 e il 24 luglio), Barletta (il 30 e il 31 luglio), il Lungomare di Fermo (il 5 e il 6 agosto), Roccella Jonica (il 12 e il 13 agosto), Vasto (il 19 e il 20 agosto), Castelvolturno (il 26 e il 27 agosto), Viareggio (il 2 e il 3 settembre), per poi concludersi a Milano Bresso (il 10 settembre).
Ma davanti ad un concerto come questi, non possono non esserci delle regole da rispettare. Regole che sono una vera e propria costituzione a fondamento della cosiddetta “Repubblica di Jovanotti”. Sono ben 9 e vanno dall’essere una “Repubblica fondata sul ballo”, perché si balla sempre e comunque, al diritto garantito di incontrarsi, guardarsi, ma anche abbracciarsi, baciarsi ed innamorarsi…perché anche questo è permesso.
Ma c’è anche un occhio all’ambiente che, come ribadito dall’articolo 6 è amato, pulito e rispettato. La musica: davanti ad essa tutti i cittadini sono uguali, per concludersi poi con un inno alla pace, che deve esserci sempre.
Uno spettacolo, insomma, da non perdere!
Carlotta Casilli